Lilith – La Luna Nera – di Nimue Naelyon

Lilith è un’entità complessa, una delle Dee più oscure e tenebrose presente nel Pantheon
Lilith – La Luna Nera

Una delle figure più famose e di cui si parla pressoché superficialmente è sicuramente la Demonessa Lilith, conosciuta come sposa di Satana e Madre dei Demoni.

La sua storia è complessa, particolare e senza precedenti: dall’antica Mesopotamia il suo riflesso di esistenza è emanato in diverse figure nel corso della sua storia, che ultimamente ha raggiunto un pregiudizio e preconcetto come Demone femminile legato al sesso ed alla ribellione. Ed ecco che, racchiusa tra questi brevi ed estremamente sintetizzanti aggettivi si nasconde la storia di una delle entità più interessanti e misteriche.

 

Dalle viscere delle acque primordiali s’innalza Lei; la Regina delle Tenebre, l’utero cosmico dal quale fioriscono gli antichi Demoni, suoi figli.

Tra suoni di campanelli ed il frastornante rumore di gocce di vino inebriante si nasconde Lei, coperta da un velo di Nebbia, l’Antica Madre oscura e Tenebrosa.

Demonizzata e ridotta a mere considerazioni basiche, la Madre Terribile in realtà ha una storia complessa che vede i suoi albori nell’antica tradizione mesopotamica.

 

I

Ella infatti era conosciuta presso i sumeri come Kisikil Lil-Là-Ke, ovvero La vergine portatrice di vento, mentre più tardi avremo Ardat Lilu cioè Demone vergine, giovane.

Appare per la prima volta nel mito dell’Albero Huluppu, sacro alla Dea Inanna, ove insieme ad un serpente ed all’aquila Anzu vi fece casa, precisamente nel tronco, e fu poi cacciata da Gilgamesh fuggendo nel Deserto -luogo inospitale e selvaggio-.

Possiamo trovare un parallelismo con il mito ebraico, leggendo Isaia 34,14 che dice: “I gatti si incontreranno con le iene, i satiri si chiameranno l’un l’altro, vi farà sosta anche Lilith e vi troverà tranquilla dimora” in questo testo, Lilith viene chiamata Layla, ossia notte.

Il mito ebraico ci racconta che Lei fu la prima moglie d’Adamo, secondo alcune fonti creata già ’con escrementi e polvere per identificarne l’inferiorità rispetto all’uomo, e una volta ribellatasi per opporsi alle posizioni sessuali volute dall’uomo e da Dio, bestemmio il nome segreto di quest’ultimo e si allontanò nel deserto, nel Mar Rosso; dove partorendo innumerevoli Demoni al giorno, ne divenne la Madre.

Occorre precisare che Lei non corrisponde al Demone mesopotamico Lamashtu, in quanto nei testi sumeri La vergine oscura non è associata ai bambini se non ai venti ed alle tempeste, di cui è portatrice, soltanto con il mito ebraico assunse questo ruolo tragico.

Più probabile sarebbe pensare ad un altro mito sumero che la veda in corrispondenza con Inanna: infatti Lilith potrebbe essere uno degli aspetti della Madre, in quanto madre del sesso che rimane sempre vergine seppur generando figli.

 

II

Il racconto in questione è Il mito di Inanna ed Ebih, dove la Signora distrugge i germogli che stanno crescendo sui pendici del monte Ebih, gettando a terra il dio An, dio dei cieli, facendogli assumere una posizione umiliante  per proclamare il suo immenso potere come Dea dei cieli in quanto Venere e Dea della terra, in quanto attraversa ed emerge dagli inferi.

Risultano evidenti i parallelismi e potremmo dire che la Lilith del mito ebraico rappresenta la Forza femminina del Divino in contrapposizione al Dominio maschile, così come Inanna ribellandosi al Padre dei cieli An.

 

III

Lilith è un’entità complessa, una delle Dee più oscure e tenebrose presente nel Pantheon: Ella rappresenta la ribellione e l’indipendenza, l’autonomia e la liberazione nelle forme più tragiche e complesse in assoluto. Avere l’onore di averla accanto non è affatto sintomo di percorso semplice o strada spianata; tutt’altro lei è la grotta le cui acque scorrono assieme al sangue, il primo dei gusci vuoti che ci portano a sfidare noi stessi e le nostre ombre. Lei aiuta a conoscere i propri desideri, le proprie inclinazioni e i più oscuri sogni che alimentano la nostra fantasia e Lilith ne è l’azione, l’atto magico, La madre tenebrosa e perfida che guida nei sentieri più bui sotto forma di ragno repellente o sirena spaventosa, che tutto plasma e che conosce i segreti occulti delle arti magiche.

Stare al suo fianco, per me, oltre che un onore incomparabile significa lottare per la verità, per il sacro e per la mia propria libertà: infatti ti guida con angoscia all’interno di una caverna buia ed oscura, facendoti prima annegare nel caldo grembo per poi rinascere con una nuova anima: Lei è trasformazione allo stato più puro e comprensibile dall’intelletto umano.

Mi ha insegnato le vie più tremende ed inebrianti, che gli occhi non sono fatti per vedere bensì per osservare e che ogni limite che ci poniamo e ogni volta che rimaniamo in silenzio non facciamo altro che regredire: il seguace della Madre Oscura è discepolo della verità, dell’indipendenza e della forza.

 

IV

Lilith è la regina della notte, della prostituzione e si manifesta sotto diverse maschere. Lei è anche la Dea ragno che tesse i fili della Qliphot, segnando i sentieri, lei è la Madre dei Demoni, maestra di antichi riti e dell’alchimia in quanto capace di aiutare a trasformare desideri biologici in volontà magica.

Ama Lilith è una delle sue manifestazioni, Lei è il grembo oscuro, connessa particolarmente alla magia astrale e lunare ed alle iniziazioni e dai suoi seni gocciola sangue.

Un altro dei suoi aspetti è Akkawbishia, la signora ragno che tesse i fili del destino, che insegna le pratiche oscure e di metamorfosi, della divinazione e morte-rinascita in quanto il suo veleno sarà per noi la bevanda iniziatica ai suoi più antichi misteri

 

Lilith è connessa al sangue mestruale, ai poteri del ciclo lunare ed è la regina del Qliphot, l’albero della Morte.

La sua storia è antica, le sue origini ancestrali, e vive dentro ognuno di Noi aspettando il momento giusto per uscire allo scoperto e poter finalmente entrare nei sentieri bui, scoprendo l’importanza della luce fioca che guida i nostri passi. Lei è vampira e Madre, prostituta e vergine, lei è ragno e sirena perfida e spaventosa.

Innumerevoli sono i suoi aspetti, e sarà lei a decidere come manifestarsi e quale sarà il nostro sentiero da seguire, Madre anziana dell’iniziazione alle arti oscure.

 

Ho Drakon Ho Megas! Onore a Lei!!!

 

di Nimue Naelyon

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