La Bottiglia della Strega e le Spell Jars – di Slaan

Spell jars
Bottiglia della Strega

Aye Lettore, oggi voglio parlarti di un oggetto che amo in particolar modo, e della sua evoluzione nelle moderne pratiche, quindi in sella! Andiamo a vedere di cosa si tratta…

 

La bottiglia della strega è un potente strumento magico che affonda le sue radici in secoli di tradizioni folkloristiche europee. Conosciuta anche come witch bottle in Inghilterra, da dove ci arrivano tanti reperti, questo oggetto magico ha subito un’evoluzione significativa, passando dall’essere un amuleto protettivo usato per respingere il male a un simbolo moderno di intenzioni e incantesimi personalizzati, diventando flessibile agli intenti e alle pratiche più moderne delle spell jars, arrivate a noi dal mondo esoterico anglosassone e statunitense.

L’origine della bottiglia della strega è documentata a partire dal XVI secolo in Europa, soprattutto in Inghilterra. Era un amuleto protettivo utilizzato per proteggere una persona o una casa dalle influenze negative, come maledizioni, sortilegi o il malocchio. Questi oggetti erano particolarmente diffusi durante i periodi di intensa paura della stregoneria, quando la convinzione che i vicini o gli estranei potessero ricorrere a pratiche magiche malevole era radicata nella società, convinzione che personalmente non posso definire infondata.

 

L’uso delle bottiglie della strega era una forma di magia popolare, usata anche da chi non era un praticante iniziato o dedito alla stregoneria, per questo è associata a quella parte di folklore che riguarda le pratiche magiche più semplici. La loro funzione principale era “intrappolare” le energie negative inviate da una strega o un avversario, neutralizzandole e restituendole al mittente. Spesso venivano sepolte sotto i pavimenti delle case, nascoste nei camini o collocate nei giardini o sepolte davanti l’uscio della porta principale della casa. Anche se viene considerata una operazione molto basica, nel panorama dell’occultismo moderno, non devi sottovalutarne le capacità: semplice non vuol dire poco potente, anzi…

 

Le bottiglie della strega tradizionali erano realizzate con materiali di uso comune, spesso oggetti già presenti nelle case. Le bottiglie di ceramica o vetro erano preferite per la loro resistenza e capacità di trattenere gli elementi al loro interno, rispecchiando le loro caratteristiche nei concetti della stregoneria.

 

La composizione di una tradizionale bottiglia della strega si basa su diversi elementi, ognuno con un significato molto preciso, che come sai si ricava dall’intento, e lo rafforza.

Tutti gli oggetti appuntiti e taglienti sono il primo ingrediente, trasmettendo l’idea di trafiggere e minacciare gli avversari e le energie ostili, in particolare gli oggetti in ferro sono da prediligere, per la loro connessione con Marte e la guerra, la battaglia, concetto che compone la struttura della magia planetaria e che ritroviamo sia nella stregoneria che nella magia cerimoniale.

Il secondo ingrediente è dedicato al legame con cosa deve essere protetto, quindi aggiungerai terra del tuo giardino, o cenere del tuo camino, quando vuoi proteggere la tua casa, e capelli o unghie per proteggere una persona.

A rafforzare l’energia sottile necessaria all’alimentazione della bottiglia viene il terzo ingrediente: cristalli ed erbe, i primi connessi alla protezione, le seconde dedicate al bando e alla purificazione.

Il quarto e ultimo ingrediente forse è il più importante, perché non può essere sostituito da nient’altro: l’urina del creatore della bottiglia. Essa rappresenta la Volontà pura della strega, e il dominio che vuole imporre. In stregoneria i diversi fluidi corporei hanno un impiego specifico e un significato molto profondo…

In sintesi la bottiglia della strega intrappola e annienta le energie ostili di qualsiasi natura e, nel caso aggiungessi frammenti di Specchi, riflettere verso l’aggressore i suoi strali magici.

La diffusione di questo incantesimo di protezione è principalmente dovuta alla necessità di difendersi in una epoca in cui le risorse occulte erano limitate e il dover provvedere personalmente era la cosa più accessibile.

In alcune regioni occidentali le bottiglie della strega avevano anche significati rituali e cerimoniali. Per esempio, nel folklore nordico, simili oggetti protettivi erano veri artefatti apotropaici e venivano posti negli edifici della comunità per allontanare spiriti maligni. La bottiglia della strega tradizionale non era un oggetto decorativo; veniva considerata sacra e potente, trattata con il massimo rispetto e spesso distrutta dopo aver esaurito la sua funzione.

 

Con il tempo, la funzione e il significato della bottiglia della strega si sono adattati ai bisogni e alle pratiche spirituali contemporanee. Oggi, praticanti moderni di magia e paganesimo, come wiccan e streghe eclettiche, utilizzano versioni rielaborate delle bottiglie della strega. Questi strumenti vengono chiamati comunemente spell jars, rivelando la loro diffusione nata dal mondo anglosassone.

Le differenze tra quest’ultima pratica e la tradizione delle bottiglie delle streghe sono evidenti, quelle tradizionali sono legate alla pura difesa e venivano nascoste per non essere influenzate, le spell jars al contrario sono esposte, create secondo il gusto estetico e la filosofia dell’operatore, atte ad amplificare una determinata intenzione scelta dall’operatore, appunto come incantesimi in vaso.

Per i praticanti moderni, creare uno di questi oggetti magici può essere un’esperienza profondamente personale e spirituale, per questo sono tra le operazioni più consigliate per fare esperienza.

 

Le spell jars moderne, pur ispirandosi alle bottiglie della strega, riflettono un approccio più aperto e creativo alla magia. Non sono più viste esclusivamente come strumenti difensivi, ma come manifestazioni tangibili delle intenzioni personali. Questo cambiamento rispecchia un passaggio culturale più ampio verso una spiritualità centrata sull’autodeterminazione e sulla capacità di usare il potere personale declinandolo alle intenzioni.

La popolarità delle spell jars è cresciuta grazie alla diffusione dei social, che hanno reso accessibile la magia a un pubblico più ampio. Tuttavia, questo ha portato anche a una semplificazione della pratica, a volte riducendola a un esercizio puramente estetico. C’è una enorme differenza tra l’eseguire gesti e incanti con, o senza, conoscenza e intento. Tutto è sterile e vuoto se non viene alimentato dalla tua energia emotiva, cristallizzata attraverso supporti come cristalli, erbe e quant’altro possa allineare le energie sottili personali a quelle relative allo scopo dell’operazione.

 

Mentre le bottiglie della strega tradizionali erano strumenti di sopravvivenza magica in un mondo intriso di paura e superstizione, le spell jars moderne rappresentano un’espressione di speranza, creatività e connessione personale con l’universo. La pratica delle bottiglie della strega, antica e moderna, mostra quanto la magia sia flessibile e adattabile, rispecchiando i bisogni e le convinzioni delle persone attraverso i secoli. Questo straordinario strumento continua a essere un ponte tra il passato e il presente, un simbolo di protezione e potere personale che trascende il tempo. Vedrai sempre amuleti, talismani e spell jars nel laboratorio di una strega, veri e propri sigul creati per raccogliere ed esprimere il potere personale affinato da esperienza e studi.

 

Esistono infinite versioni di questi incantesimi, creati utilizzando le corrispondenze magiche, le fonti di energia sottile naturali e le invocazioni alla divinità adatta, scelta personalmente dall’operatore in base a culto o sensibilità, quindi ti invito a creare tu stesso la tua spell jar personale, piuttosto che seguire istruzioni di cui non comprendi il significato profondo.

E ora raccontami: come crei la tua bottiglia della strega, o le tue spell jars? Scrivimi pure attraverso i contatti presenti in questo sito, oppure in quelli messi a disposizione nel sito ufficiale della rivista, TheWitchcraft.it. Ti ascolto volentieri.

 

Articolo pubblicato sulla rivista TheWitchcraft Anno 1 Numero 1

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