I miei Tarocchi – di Agnese

I miei Tarocchi, tarocchi stesi
I miei Tarocchi

 

Legati a preconcetti e perpetuate credenze bloccanti, iniziare a praticare la via della conoscenza è sempre un enorme salto nell’abisso. Qui mi vengono in soccorso i miei Tarocchi. Ma quando guardi a lungo nell’abisso, prima o poi l’oscurità inizierà a vedere te. 

Spesso mi sono interrogata su quale sia stata la prima vera scintilla innestatrice del moto che mi ha portata ad Essere, qui ed ora: paura, rabbia, reazione o appartenenza? Nella paura, ho trovato la voglia di sapere; nella rabbia, la forza inarrestabile dell’imminente volontà; nella reazione, l’applicazione lucida di un’idea; nell’appartenenza, la consapevolezza di essere carne, ossa e spirito. In nessuna di queste, ed in tutte, ho trovato il coraggio, la fierezza e l’umiltà di camminare lungo il sentiero della conoscenza.

Ho iniziato a perfezionare questa mia personalissima ricetta di benessere, notando col tempo di aver bisogno di uno strumento in grado di essere collante di quello che stavo inserendo nel calderone. Lungo una strada costellata di domande, ho incrociato una figura particolare avente sguardo perso nell’orizzonte ed un bastone in mano che mi ha posta nella condizione scomoda di chi si chiede: chi sono? Dove sto andando? Scoprendo, poi, che la cosa più importante è semplicemente camminare, vagare, perdersi e ritrovarsi lungo più sentieri, non curandosi di quello che è potenzialmente bloccante.

Le mie Lame

 

Il Matto, mio primo alleato, mi ha fatto realizzare di avere sempre più domande e pochissime risposte ma la certezza di quello che Volevo e, quindi, Potevo fare: andare.

Sempre con più frequenza son caduta nella trappola di chi inizia a muovere i primi passi: la brama di avere risposta ad ogni interrogativo nel minor tempo possibile, stigmatizzandomi nella convinzione di esserci riuscita; rimanendo bloccata nella sensazione che sarebbe stato impossibile continuare a camminare, dimenticando la “rivelazione” del Matto. Meno casualmente, ho incontrato occhi saggi e sicurezza in una figura che sembra sapere esattamente dove di trova.

La Papessa, mia consigliera, mi ha fatto vedere oltre il confine, scoprendo che il mondo delle domande e il mondo delle risposte si intrecciano a nove nodi. Senza essermene accorta, ho trovato il mio, personalissimo, metodo.

L’esplorazione inizia quando, per la prima volta, provo la sensazione inebriante di estrarre uno per uno gli Arcani del mio mazzo, e prende direzione nel momento in cui capisco di aver gradualmente instaurato un rapporto profondo con Loro, diventando l’estensione naturale della mia seconda vista. Il legame si è sigillato giorno per giorno, meditazione per meditazione, permettendomi di capire me, estraendo Loro. Sono entrati nella mia pratica in modo talmente naturale che, abbandonandomi all’istinto, ho semplicemente seguito ogni vibrazione trasmessa, arrivando a piccole e concise risposte.

Con il passare del tempo, ho imparato ad individuare degli schemi più o meno precisi di lettura, sperimentandone di diversi e tramite l’istinto ho iniziato a leggere ogni figura, nel modo in cui “leggevo” me stessa, imparando a fidarmi di ciò che vedevo.

Uno dei primi schemi che istintivamente ho creato, provandolo su me stessa, si scandiva in fasi più o meno caotiche: la prima, la lettura spontanea delle prime carte cadute casualmente dal mazzo; poi, l’estrazione istintiva, vera e propria, delle altre carte, studiando le energie attorno a me e direzionandole verso quello che iniziavo a vedere; infine, la carta della direzione, posizionata orizzontalmente, che mi aiutava a leggere perfettamente tutte le altre.

Con il tempo ho perfezionato questo schema, rendendolo meno caotico e più lineare, ma sempre istintivo e pratico. Ho iniziato a preferire sempre più le letture istintive, ad personam, ricreando, con la pratica, dei corridoi in grado di migliorare ogni lettura. Il posizionamento di ogni Arcano inizia a dipendere sempre più da questi corridoi, di cui il principale diventa l’oggetto in sé della lettura: il richiedente, una situazione, vita passata, chiarimento di un dubbio, imminente futuro… la qualsiasi vera Domanda, posta, sottoposta ed anche celata.

I miei Tarocchi, nella mia personalissima esperienza, sono uno strumento vivo e come ogni strumento, se utilizzato con criterio, è utile per raggiungere uno scopo: dalla divinazione all’operazione magica.

Agnese

Articolo uscito come collaborazione in Specchi nel Buio.

Disponibile su Amazon nell’omonima collana.

 

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